articolo sul "Quotidiano del Molise"
30 11 2014
E' disponibile il catalogo della Processione di Carletto
Titolo:"la processione di Carletto"
Autori: Michele Mariano e Simona Bramati
Pagine: 256
Prezzo copia: 20,00 euro + costo spedizione 9,00 euro
per spedizioni di piu copie fino ad un massimo di 10 copie il costo spedizione è di 12,00 euro
Chi desidera averlo seguire questo LINK per ordinarlo.
17 12 2013
Locandina del film
MI DISPIACE DI LASCIARLA -
produzione_ 99 MILLION COLORS e VITTORIA PESANTE
riprese montaggio e post-produzione FEDERICA BIONDI
con MICHELE MARIANO e SIMONA BRAMATI
musica_KALWEIT AND THE SPOKES, CHRISTIAN RAINER, ALESSIO BONOMO, FOLKOMONDO
riprese minicam SIMONA BRAMATI
titolazioni MARTINA BARTOLINI
graphic designer ELEONORA BATTISTELLI
fotografa di scena ISABELLA ROCCHETTI
11 12 2013
Mi dispiace di lasciarla - Trailer from 99 Million Colors on Vimeo.
20 10 2013
23 09 2013
3 09 2013
10 08 2013
9 08 2013
30 07 2013
21 07 2013
15 07 2013
08 07 2013
Grazie a 99MillionColors la Processione diventa film.
www.99millioncolors.it
07 07 2013
26 06 2013
LA PROCESSIONE DI CARLETTO SARA' OSPITE del MONTELAGO CELTIC FESTIVAL 2013.Chi volesse raggiungerci nella tappa di Colfiorito troverà uno scenario indimenticabile!! http://
Il 2 e 3 agosto, a Taverne di Serravalle di Chienti
(Mc), sull’altopiano di Colfiorito, torna Montelago
Celtic Festival, la rassegna di musica e cultura celtica organizzata da
Arte Nomade, in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia di Macerata,
i Comuni di Serravalle di Chienti (Mc) e Foligno (Mc), e con il patrocino
dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia, la Federazione Italiana Rugby e
Legambiente.
sito ufficiale
www.montelagocelticfestival.it
promo video
http://www.youtube.com/watch?v=S2zH6dfOQpw&feature=youtu.be
segreteria
info@montelagocelticfestival.it
press@montelagocelticfestival.it
6 06 2013
Un grazie speciale ad una persona speciale Roberto Tassinari.
Appassionato escursionista e profondo conoscitore dell'Appennino Tosco-Romagnolo-Emiliano, nel suo blog sono presenti numerosi percorsi caratterizzati da dettagliate descrizioni e ottime foto.
http://tracceinappennino.blogspot.com/
26 05 2013
Denarius di Mutilus, altro cliffhanger della processione.
Grazie all'archeologo Davide Aquilano.
22 05 2013
Nicola Mastronardi per noi è la stella polare dei Tratturi. Un grazie speciale per la tua collaborazione e la tua immensa conoscenza.
Nato e risiede ad Agnone, Molise, dove dirige una biblioteca storica. Laureato in Scienze Politiche presso la “Cesare Alfieri” di Firenze, ha pubblicato nel 2011 la sua tesi Gheddafi. La rivoluzione tradita (Mimesis Edizioni). È cultore di materie storiche all’Università del Molise, corso di Scienze Politiche.
Giornalista pubblicista, ha collaborato con le maggiori riviste italiane di turismo equestre e, per sette anni, con Linea Verde Orizzonti, Rai Uno. È membro dell’Accademia dei Georgofili di Firenze per gli studi sulla Civiltà pastorale appenninica.
Viteliú. Il nome della libertà è il suo romanzo d’esordio cui seguirà un secondo libro sulla Guerra Sociale e una trilogia sulle guerre sannitiche del IV e III secolo avanti Cristo.
http://viteliu.wordpress.com/tag/nicola-mastronardi/12 05 2013
Prezioso contributo di mago marco magagnoli
Come la musica "passa attraverso" esiste in sé e precede chi suona, lo percorre come fosse un veicolo chiamato dal destino a farsi strumento per l'ascolto altrui, così puo' essere intesa l'utopia , la rivolta, come una sospensione del tempo storico ove si impegna la propria individualita' in un'azione di cui non si sanno ne si possono prevedere le conseguenze; e' un abbandonarsi all'istinto riuscendo a preservare una soggettivita' o meglio un' ecceita' 'di massa'
La rivolta nasce per essere un ponte non uno scopo per tracciare un segno indicare una possibilita'
Da quel contesto venne fuori una situazione originale, imprevista ed imprevedibile. Un folto gruppo di giovani di varia estrazione sociale e di variegatissima ispirazione ideologica (anarchici e nazionalisti, futuristi e romantici, social-rivoluzionari e bolscevici) raggiunsero coi loro mezzi la città di Rijeka, la occuparono in modo pacifico, e dichiararono l’instaurazione di un’improbabile Libera Repubblica di Fiume.
L’improbabile. E’ in questa dimensione che emerge il possibile. E’ in questa sfera che si nutrono le utopie e che compaiono le nuove configurazioni dell’esistente.
Non possiamo leggere Fiume con gli occhiali che ci ha consegnato la storia successiva del ventesimo secolo. Non possiamo capire Fiume se la etichettiamo sulla base dell’esperienza successiva del fascismo, del nazionalismo guerrafondaio, del colonialismo, dell’entrata nella seconda guerra a fianco dei nazisti. Certo, Fiume appartiene allo stesso flusso di eventi, ma la sua intenzione non ha nulla a che fare con il fascismo.
Fiume contiene piuttosto, in estrema concentrazione, lampi anticipatori del dadaismo, della Comune di Kronstadt, della cultura hippy degli anni ’60, delle esplosioni autonome di Roma e Bologna.
.............
Così ne parla Comisso, che aveva circa venticinque anni quando partecipò all’avventura:
“La governava un poeta, per la prima volta al mondo, e il suo esercito era costituito da insubordinati di ogni grado e arma dell’Esercito Italiano, i disertori in avanti come diceva il Marinetti . La gente che ci abitava, per più di un anno visse di pochi viveri, di feste e di spettacoli, di parole bellissime declamate e stampate quasi ogni giorno spettacoli teatrali in cui i futuristi declamano i loro manifesti davanti a una folla che spesso accorre per il solo piacere di colpirli con ortaggi vari.
Aveva una costituzione che metteva in discussione il concetto di proprietà, un regolamento dell’esercito dove fatti i conti la cosa più importante era di superare in bellezza la Legione Tebana, era punto di confluenza di tutti gli indipendentisti e anticapitalisti del mondo, dall’Egitto alla Russia bolscevica.
Era un covo di pirati che per sopravvivere rubavano cavalli, dirottavano navi e compivano voli impossibili. Era un luogo di sperimentazione di forme alternative di vita: nudismo, naturismo, futurismo, omosessualità, libero amore,
(Giovanni Comisso, Le mie stagioni, Edizioni di Treviso - Libreria Canova, 1951; (pp. 77-78).
Muoversi
Vivere
Distruggere
Creare
Come scopo
Non per un ideale ma per essere cio' l'ideale
Siamo degli scopritori di feconde volonta' ed affermatori decisi e provati della vita secondo la sua piu' celere e coerente espressione
Dunque fermate i treni e le navi inondate le miniere oscene chiudete le officine (gabbie di pazzi inventate da diavoli) mettete fuoco agli uffici, alle borse dove si guadagna quel che non vale di essere guadagnato
Siamo poeti. Evviva! Ma dei poeti che vogliono e sanno vivere. Dei cercatori di formule nuove e di sostanza occulta. Ci siamo lanciati allegramente in questa suprema avventura dello spirito, in fondo alla quale ignoriamo ciò che ci attende.
E Fiume accerchiata dalla realta' da un mondo ostile danzava
Si danzava dappertutto in piazza sui crocevia sul molo; di giorno di notte sempre si ballava;ne' era la mollezza voluttuosa delle barcaiole veneziane;piuttosto un baccanale sfrenato...lo sguardo dovunque si fosse fermato vedeva una danza di lampioni di fiaccole di stelle;affamata rovinata angosciata forse alla vigilia di morire nell'incendio e sotto le granate Fiume squassando una torcia danzava davanti al mare..
Léon Kochnitzky La quinta stagione o i centauri di fiume
Nausea, schifo, indignazione. Bisogno di ribellarsi e di roteare un poderoso randello frantumando tutto ciò che si ha intorno. Bisogno di urlare con violenza nel bel mezzo di un ambiente vigliaccamente tranquillo ed elegante. Desiderio prepotente di dire ad ogni passo, ad ogni muso che s’incontra, ad ogni smorfia che si sorprende: - Porci! Carogne! Miserabili! (Mario Carli, Con D’Annunzio a Fiume, Milano, Facchi, 1920; pag. 132).Un po’ di tutto è venuto a te, divina Fiume: purezza, ardore, ardimento, vanità, cocaina, fede, ipocrisia, moneta falsa, voracità, sacrificio. E tutto ciò tu hai accolto beatamente, fiduciosamente, perché tutto ciò si chiamava, indistintamente, Italia. Ma l’anima e il cuore della spedizione legionaria erano solo in quei pochi – né troppo vicini né troppo lontani a d’Annunzio – che avevano portato a Fiume una coscienza nuova, tendenze a nuove forme e a nuovi ritmi di vita (...). Fiume doveva essere, per loro, l’avanguardia di tutti i popoli in marcia verso l’avvenire, l’isola di prodigio che avrebbe dovuto muoversi attraverso gli oceani, portando la sua luce incandescente ai continenti affogati nel buio dell’affarismo brutale. Questo gruppo di illuminati, di invasati, di mistici precorritori, riuscì a creare nella Città del Carnaro quell’atmosfera di spasimo verso l’avvenire e di lirica ribellione alle vecchie fedi e alle formule antiche, che è stata detta «fiumanesimo»”
6 05 2013
Un pomeriggio a casa di Tartaglia Pietro a S.Elia a Pianisi (CB). IL signor Pietro è stato per una vita un abile artigiano nella costruzione e riparazione di selle, cinghie e altri articoli in cuoio che costituivano l’“abbigliamento” per asini e cavalli (i “finimenti”). Grazie al signor Pietro oggi abbiamo le "capezze" (cavezze) per Carletto e Agalma.
10 04 2013
Gianfranco BRACCI ci ha dato la sua disponibilità. E' lui che ci indicherà il cammino.
grazie Gianfranco!!!
www.gianfrancobracci.it